Si pagano le RSA per i pazienti affetti da morbo di Alzheimer?

La Corte di Cassazione ha già precisato che  l’attività prestata in favore di un soggetto gravemente affetto da morbo di Alzheimer ricoverato in istituto di cura è  attività sanitaria quindi di competenza del Servizio Sanitario Nazionale. (cfr. sentenza n. 4558/2012; Legge n. 730/1983 art. 30)

In tema di prestazioni a carico del S.S.N sono state evidenziate “le attività di rilievo sanitario connesse con quelle assistenziali”. (cfr. sentenza n. 22776/2016; Legge n. 730/1983 art. 30)

E prevista “l’erogazione gratuita delle prestazioni a tutti i cittadini, entro i livelli essenziali di assistenza (LEA) definiti con il piano sanitario nazionale.” (cfr. Legge n. 833 del 1978)

La recente ordinanza n. 33394 del 19 dicembre 2024 ha, ancora una volta (non esiste una conteggio ufficiale, ma i casi sul territorio nazionale ormai sono centinaia), ribadito il  principio in base al quale le rette di degenza in Rsa per i malati di Alzheimer sono a totale carico del Sistema Sanitario Nazionale in caso di inscindibilità delle prestazioni sanitarie da quelle sociali.

Conseguentemente il cittadino ha diritto a non sostenere le spese relative.